Nella mia dispensa c'è un sacchettino di cotone di Biancopalato, chiuso con un pezzo di spago grosso, nel quale un ingrediente del quale, nonostante la sua banalità, non posso fare a meno. Non che sia difficile procurarselo... E' il sacchetto in cui conservo il pane raffermo, ridotto a pezzetti e fatto seccare, indispensabile per gli Spaghetti Aglio e Olio, fonte di fragranti crostini per le zuppe e le vellutate invernali, riserva di emergenza quando rimango senza pangrattato.Finalmente è arrivato il caldo ed il mio sacchettino di pane subisce pesanti attacchi che mettono a dura prova la sua sopravvivenza, tanto che a volte sono costretta a ricostituire la scorta utilizzando direttamente del pane fresco!
A provocare tali perdite è lei, la Panzanella. E' la regina delle mie cene estive da sempre, il cavallo di battaglia del mio papà (in alternativa alle più invernali Pennette al fumè). Di base pane raffermo leggermente bagnato con acqua ed insaporito con aceto di vino bianco o balsamico, sale e olio, mescolato a pomodori, cipolla di Tropea e mentuccia, preziosa meraviglia che cresce spontanea nel prato di casa. Dato che il prato di casa dista più o meno 500km, la versione cittadina adattata prevede la rucola!Potete poi aggiungere tutti gli ingredienti che volete: cetrioli, sedano, cubetti di feta, capperi, aggiughe, filetti di tonno. E fate riposare in frigo per una mezz'ora.
Unico accorgimento per un sapore più delicato: marinate la cipolla tagliata sottilissima in acqua fredda e aceto, perde la sua prepotenza conferendo comunque il suo profumo al piatto!
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